Miti e leggende – ZADAR

Miti e leggende – ZADAR

La leggenda del trasporto del corpo di San Simeone a Zara Nel XIII sec. un mercante stava ritornando dalla Santa terra verso le Venezie e portando il corpo illeso di San Simeone. Aveva mentito a tutti dicendo che era il corpo di suo fratello. A causa del maltempo dovette cercare riparo nel porto di Zara e cercò ospitalità dai monaci, ma seppellì la cassa con il corpo. Il mercante morì durante la prima notte e i monaci videro dai suoi documenti che il corpo seppellito nel loro giardino era veramente il corpo di San Simeone. In una solenne sfilata il corpo fu trasportato nella chiesa della Grande Madonna. La leggenda di San Grisogono Grisogono era un cavaliere romano del III sec., all’epoca dell’imperatore Diocleziano. In seguito alle concezioni libere nelle sue prediche fu messo in prigione. Non aveva pace neanche in prigione. Scriveva lettere di consolazione a Sant’Anastasia, imprigionata in casa da suo marito pagano. Diocleziano offrì a Grisogono un’alta posizione per rinnegare la sua fede cristiana, e quando questi rifiutò l’imperatore diede l’ordine di tagliargli la testa e buttare il corpo in mare. San Grisogono apparse nel sonno del sacerdote Zoilo e gli scoprì il luogo dove si trovava il suo corpo. Una volta tirati fuori dal mare il capo si unì al corpo per miracolo e il corpo fu trasportato da Aquilea a Zara dove accaddero tanti miracoli, e fin’oggi San Grisogono viene onorato come patrone della città di Zara. La leggenda di Sant’Anastasia La leggenda parla di una romana, moglie di un patrizio, chiusa in casa dal marito perché voleva rimanere vergine. Dopo la morte del marito se ne andò in Aquilea, accompagando San Grisogono, dove lei fu testimone del suo martirio. Secondo la leggenda fu torturata durante l’esilio di Diocleziano. Fu bruciata al rogo. Le sue reliquie furono trasmesse a Costantinopoli e l’imperatore Niceforo le diede a Donato, vescovo di Zara, nel 804 in segno di riconciliazione del Bisanzio con Zara. Furono trasferite a Zara e messe più tardi in un sarcofago di pietra nella chiesa di San Pietro denominata Sant’Anastasia.